Inseguire un Dio.
Forse troppo complicato per chi crede nelle otto ore di lavoro, nel buco dell'ozono, nella partita la domenica, nel "la cosa più bella del mondo è la fica". Decidere di non credere è fondamentalmente credere a maggior ragione in qualcosa, di materiale, di profano o profondamente grezzo.
Io adoro queste persone.
Niente problemi, se va bene si scaldano parlando di calcio, motori e soprattutto di fica. Non complicano le cose, le lasciano così, nella loro più comoda mediocrità, che nel paradiso idilliaco in cui viviamo è la condizione primaria per godersi la vita.
Voglio farmi una domanda: Perché guardare il passato quando si prospetta un futuro così prosperoso? L'economia mondiale va alla stra grande, l'elevata richiesta di lavoro è un toccasana per l'umore del popolo che di conseguenza spende di più, ride di più, viaggia di più, studia di più, s'informa di più, addirittura so di uno che si è comprato un'isola della Grecia.
Ah..sono in vendita?
Se un giorno mi dicessero: "ti diamo un posto di lavoro fisso, una casa, una moglie, un cane, un gatto e un bel giardino dove andranno di corpo come natura ha ordinato" chiederei anche una cantina sempre piena di vino rosso, una fornitura di sigarette che mi garantisca una lieve e costante impastatura della bocca e una poltrona comoda, così da non infilarmi in uno di quei casini del mondo che tanto mi fanno incazzare.
Egoista?
Forse.
Fancazzista?
No.
Astemio.